venerdì 20 giugno 2014

EFFETTI DI UNA VALANGA

Inverno 2014

Nel corso della stagione invernale 2013/2014 si è verificata una situazione meteorologica singolare, con un apporto di nevicate sopra la media degli anni precedenti. Proprio a causa degli abbondantissimi quantitativi di neve caduti nel giro di poche ore e del mancato gelo del terreno sono venute a verificarsi svariate valanghe anche in posizioni non usuali a questo tipo di fenomeni.


Ne sono la prova queste fotografie scattate sul monte Agner. La valanga, partita probabilmente dal canale tra il monte Agner e lo Spiz Sud, ha coinvolto i pendii sottostanti. Il territorio in questo ambito è stato completamente stravolto; la prova del fatto che l'evento verificatosi non ha precedenti è la quantità e la dimensione delle piante coinvolte, che evidentemente sono piante adulte e con almeno 30 anni di vita.



Il fronte della valanga ha completamente devastato questa porzione di bosco, sradicando e spezzando abeti e larici con tronchi di decine di centimetri di diametro. Il fronte valanghivo, presunto di 80/100 metri, si è protratto verso valle per alcune centinaia di metri portando con se tonnellate di neve e detriti.


L' ultima foto sottolinea la forza prorompente di metri cubi di neve che corrono inarrestabili verso valle travolgendo tutto ciò che trovano lungo la strada.

Il pendio, esposto a sud, presenta un inclinazione di 30/35 gradi, il fondo per lo più erboso e povero di sassi e ghiaie risulta ideale per lo slittamento degli strati di neve. A monte le pendenze aumentano creando uno "scivolo" naturale.
Il caso preso in esame è molto simile ad altri verificatisi in altri pendii con la stessa esposizione. 
Fa riflettere il fatto che questo tipo di fenomeni si verifichino anche nelle vicinanze di luoghi abitati o di vie di collegamento (vedi passo Fedaia).

La mappatura dei fenomeni valaghivi successi in questo singolare inverno costituirebbero uno storico che potrebbe servire da riferimento per lavori di prevenzione e bonifica. Se venissero evidenziati in mappa i luoghi dove si presentano questi fenomeni e venisse anche segnalata la frequenza e l'intensità, si potrebbe anche valutare dove intervenire e dove prevenire i disastri.